Per M.Merleau-Ponty il corpo che si esprime è “arte”, la fenomenologia ha scelto l’arte per approfondire i suoi studi sull’esperienza percettiva, sul gesto umano che crea l’opera d’arte, non è interessata all’arte in sé, ma all’arte come espressione dell’uomo. Il significato etimologico della parola “arte” viene dal latino ar/tem che prende origine dal sanscrito ar/zendo con il senso principale di “muoversi verso qualcosa”. Il linguaggio è l’espressione, la creazione più complessa del nostro corpo ed è una facoltà multimodale, al pari della visione, dell’esperienza tattile, di tutti i nostri sensi.La logopedia antropologica-fenomenologica è un’approccio olistico alla riabilitazione del linguaggio, che mira a creare delle “situazioni” capaci di favorire nei disturbi della comunicazione il “muoversi verso qualcosa” , il gesto finalistico che incarna dei significati, che simbolizza. Tale approccio utilizza varie tecniche espressive, sempre sulla base del metodo fenomenologico, per far ri-esperire ai soggetti in terapia la loro possibilità comunicativa attraverso l’uso del corpo, dell’immaginazione e del linguaggio.