Gli studi audiovisivi delle neuroscienze cognitive ”incarnate” e la fenomenologia dell’arte cinematografica in Merleau-Ponty

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Secondo Merleau-Ponty la fenomenologica e l’arte cinematografica mirano a far vedere il rapporto tra soggetto e mondo, tra soggetto e gli altri, anziché spiegarlo, esse intendono rappresentare la “coscienza in azione”, il movimento nella sua dinamicità, nella sua carnalità.

La filosofia contemporanea, nell’ottica merleau-pontiana, non si deve limitare a concatenare concetti, ma deve descrivere il mescolarsi della coscienza con il mondo, il suo incarnarsi in un corpo, la sua coesistenza con gli altri, e questo argomento è “cinematografico per eccellenza”.

Il cinema restituisce all’uomo la visibilità del corpo e dei gesti, il loro potere espressivo, in contrapposizione all’astrattezza e al carattere disincarnato del linguaggio verbale e in particolare della scrittura. I modi della nostra esistenza incarnata – la vista, l’udito, la nostra esperienza cinestesica e propriocettiva – sono la stoffa stessa del linguaggio cinematografico.

A partire dall”’intenzionalità”, la fenomenologia di Merleau-Ponty, può rendere conto dell’esperienza filmica come struttura correlativa e reversibile, in cui percezione ed espressione si trovano unite in un legame di reciprocità.

Nell’atto della visione, il film trascende la sua mera esistenza di oggetto visibile, riducibile a meccanismo tecnologico che lo anima, tanto quanto nei loro analoghi atti visivi, il regista e lo spettatore trascendono la loro esistenza di corpi visibili, riducibili alla loro anatomia e fisiologia. Essi sono, pertanto, considerati entrambi come soggetti della visione, nel duplice movimento di essere situato in un mondo ed essere movimento intenzionale verso un mondo.

La Society for Cognitive Studies of the Moving Image, con il programma interdisciplinare “Neurofilmology” ha ripreso le tematiche derivanti dall’indirizzo fenomenologico e dall’approccio cognitivo/analitico.

 Lidia Gomato

 

M.Merleau-Ponty “Senso e non senso”, Il cinema e la nuova psicologia-Il Saggiatore , Milano 1962

 

 

 

 

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