I mondi individuali degli animali e degli uomini: il contributo di Jakob Von Uexkull alla biologia e alla biosemeiotica

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“Non esiste un mondo unico, così come non esiste un tempo e uno spazio unico”

Il lavoro di Jakob von Uexkull ha cercato di dimostrare che non solo i mondi umani sarebbero diversi uno dall’altro, ma anche i mondi animali; quest’esperienza è alla nostra portata tutti i giorni, non solo nelle relazioni umane ma anche nella nostra relazione con gli animali domestici.

Tratto da un articolo di Filippo Trasatti e liberamente modif. da Lidia Gomato

 Gli studi pioneristici del biologo e zoologo Jakob Von Uexkull (premio Nobel) hanno avuto dei riflessi importanti in differenti campi della ricerca del XX sec.: dalla teoria dei sistemi di Ludwing von Bertalanfly, all’etologia di Konrad Lorenz e Nicolaas Timbergen, alla semeiotica di Thomas Sebeok che lo definì “il Signore dei segni”, alla cibernetica, alla filosofia di pensatori come Heidegger e Deleuze.

Partito da ricerche neurofisiologiche sul movimento degli invertebrati e sui meccanismi di percezione, arrivò a definire il concetto di “circolo funzionale” per illustrare il comportamento animale come un processo di autoregolazione, come un sistema cibernetico. Si trattava di una reazione contro il modo di intendere i viventi come macchine, per quanto complicate, dimenticando che la funzione delle parti degli animali e dei loro organi si comprendono solo in relazione all’ambiente a cui rispondono, con cui sono in risonanza.

Il mondo-ambiente (Umwelt) presenta degli elementi, dei segni portatori di significato per un soggetto vivente, segni, marche, che sono del tutto diverse in relazione ai differenti apparati percettivi-motori, e alle caratteristiche fisiche di ciascuna creatura vivente.

Cosicché quello che consideriamo uno spazio fisico, ad esempio una foresta, assume un significato del tutto diverso per la civetta, il toporagno, il boscaiolo. Il mondo che consideriamo unico è un’illusione: ci sono invece molteplici mondi individuali interconnessi l’uno con l’altro, come mappe diverse di uno stesso territorio sovrapposte.

Il grande merito di Uexkull è stato quello di aver mostrato i vari mondi che esistono per differenti animali, non solo i grandi animali ma anche quelli piccolissimi come il “mondo della zecca”, di aver mostrato l’animale come soggetto dell’esperienza e non come mero oggetto della sperimentazione dell’uomo.

Nel suo libro “Ambiente e comportamento”, tradotto in italiano dal Saggiatore nel 1967, si trovano diverse illustrazioni di come lo stesso ambiente, ad esempio una camera arredata con un tavolo, due sedie, una libreria, una cassettiera e un divano, può essere vista dall’uomo, dal cane e dalla mosca con una percezione cromatica differente.

https://ecolescienzaaperta.wordpress.com/2011/01/15/piacere-barone-von-uexkull/

 

 

 

 

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